Il Community Building


Che cos’è il Community Building?


Letteralmente costruzione della comunità.
La parola comunità non è qui intesa come persone che vivono sotto lo stesso tetto, ma piuttosto collegata al tipo di comunicazione che si stabilisce tra le persone. Le due parole hanno la stessa radice.
Nell’esperienza intensiva della durata di due o tre giorni, chiamata appunto Community Building, i partecipanti hanno occasione di imparare a “costruirsi comunità”, cioè ad apprendere attraverso l’esperienza come un insieme di persone, per lo più sconosciute, possa diventare comunità.
La natura del lavoro è puramente esperienziale. Questo processo non può essere quindi appreso da un libro o da una conferenza. Per conoscerlo bisogna farne esperienza.
Due conduttori o facilitatori accompagnano il gruppo con l’aiuto di suggerimenti, storie e periodi di silenzio. Occasionalmente vengono fatte osservazioni su ciò che è accaduto per stimolare l’autoconsapevolezza e l’ascolto costruttivo.
Con la loro guida e attraverso l’interazione con gli altri, i partecipanti possono scoprire quali sono i loro personali ostacoli alla comunicazione efficace e autentica e riconoscere quelle attitudini-chiave che favoriscono il sorgere della vera comunità.

Il Community Building non è un’apprendimento di tecniche, bensì l’espressione di alcuni principi che sono di vitale importanza nella formazione della comunità. Vivere questi principi come disciplina ci consente di fare esperienza della comunità personalmente, nelle nostre famiglie, nelle organizzazioni e per estensione nella comunità globale: Per:

Comunicare autenticamente
Avere la capacità di trattare insieme argomenti difficili o delicati.
Accogliere e affermare le differenze
Relazionare con rispetto e compassione
Prendersi la responsabilità delle proprie azioni e riparare quando possibile 
Praticare il perdono verso se stessi e gli altri
 

Le implicazioni a carattere umano e spirituale di questo lavoro sono molteplici.
Le tecniche e i principi del Comunity Building possono essere usati nella risoluzione dei conflitti o per facilitare i gruppi che lavorano nelle situazioni a rischio.
Scott. Peck, ideatore del lavoro, sostiene che la creazione di vere comunità sia il primo passo verso la pace: “..Se vogliamo prevenire la distruzione della nostra civiltà dobbiamo impegnarci con urgenza a ricostruire la comunità a tutti i livelli: locale, nazionale e internazionale; personalmente, nelle nostre famiglie e organizzazioni. Questo è il primo passo verso la nostra sopravvivenza fisica e spirituale. Il primo passo verso la pace”.

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